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SENTIERO della “Cascada de Seimeira”
 


 

Sono andato per due settimane in Asturia, un principato che fa parte della comunità autonoma della Spagna. Il principe dell’Asturia è Filippo VI, attuale re di Spagna. (Principe è un titolo onorifico che spetta all’erede del trono ispanico). Non è la prima volta che vado in Asturia attratto dalla storia, la tradizione, la gastronomia, la cultura, la montagna e l’ambiente. L’ Asturia è formata da varietà e diversità di luoghi, da alte e scoscese montagne, di coste frastagliate, alternate da lunghe e piacevoli spiagge oceaniche, a breve distanza dalle montagne. L’Asturia è molto possessiva delle sue tradizioni, principalmente della lingua ed ha un inno del principato, suonato da una banda di “GAITA… STRUMENTO SIMILE ALLA CORNAMUSA”. La Comunità autonoma dell’Asturia vanta SETTE Riserve della Biosfera. Ne ho visitato DUE:

 

 

1. RÍO EO, OSCOS E TERRAS DE BURÓN, situata tra le regioni della Galizia e delle Asturie, dichiarata tale dall'UNESCO nel mese di giugno 2007. Il riconoscimento premia la biodiversità del bacino fluviale del fiume Eo e della sua foce, di buona parte dei bacini dei fiumi Navia, Porcía e Miño e dei piccoli bacini costieri del mar Cantabrico.

 

 

2. IL PARCO NAZIONALE DEI PICOS DE EUROPA - L'UNESCO, nella dichiarazione della Riserva della Biosfera, ha riconosciuto il lavoro degli abitanti del luogo, a favore dello sviluppo sostenibile, (che favorisce la crescita nel rispetto della conservazione di paesaggi), degli ecosistemi, del turismo rurale, della specie e diversità genetica. Tutto ciò, insieme ai suoi valori naturali, ambientali, paesaggistici, alle sue attività economiche ed al suo patrimonio culturale ed etnografico.

 

 

La regione di Los Oscos, che comprende i comuni di Santa Eulalia de Oscos, Villanueva de Oscos e San Martín de Oscos, è una zona ideale per godersi la natura in modo tranquillo e confina con la Galizia. Il sentiero della “Cascada de Seimeira”, (una spettacolare cascata di oltre 30 metri di altezza), generato dal fiume Agüeira che confluisce nel fiume EO, si trova all'interno di questa Riserva della biosfera. Il sentiero che inizia dal piccolo villaggio di Pumares e segue il fiume Agüeira, è ben segnato. Si cammina su leggeri saliscendi, tra felci e pareti in muratura coperte dal muschio. Si attraversa la valle e un fitto bosco di alberi, che prediligono il clima umido, (ontani, salici, frassini, querce e castagni). La giornata piovigginosa e nebbiosa ha reso questo percorso incantato. Il rumore, meglio la voce del fiume, con l’accompagnamento ritmato delle foglie secche calpestate, ha fatto nascere in me un batticuore, una felicità, difficile da descrivere. Mi fermo, incuriosito dalla presenza di diversi ruderi di abitazioni abbandonate. Doveva essere il villaggio di “La Ancadeira”. È difficile immaginare come questa umida località, sia stata scelta per viverci. Probabilmente l’abbondanza delle castagne ha sfamato queste persone. A testimoniare questa idea ci sono - LAS CORRIPAS - tipiche recinzioni CIRCOLARI IN PIETRA, in cui venivano conservate le castagne con il riccio, permettendo così una migliore conservazione. Inizia ora la VALLE DEL DESTERRADO, (valle dell’esiliato).

 

 

Una leggenda racconta che in questa valle ci sono dei rumori notturni, originati da un fantasma. Era un cavaliere condannato all’impiccagione, che fu graziato dalla popolazione. La pena fu tramutata all’esilio in questa valle, dove lui si aggira senza meta. Ormai la cascata è vicina. Si sente il rumore dell’acqua che si infrange sulla roccia. C’è una ripida salita, ma la voglia di vederla, mette le ali ai piedi. È LI’…! Un respiro, immediatamente prendo la macchina fotografica, mentre cerco di percepire il profumo della vaporizzazione dell’acqua che mi bagna il viso. Lo spazio per fotografare è piccolo, è scivoloso e c’è un precipizio. Mi seggo, ammiro l’acqua che si tuffa per atterrare sbuffando. Mi concentro per ascoltare questo rumore, nel silenzio. La voglia è di restare! Devo purtroppo tornare a valle, ma ogni tanto mi giro. Ripercorro il sentiero che accarezza il fiume, l’acqua è limpida, ora…silenziosa. Arrivo ad una deviazione. La freccia indica “Busqueimado” un villaggio con una popolazione approssimativa di 10 persone e 4 case. C’è la cappella di San Pedro e due enormi tassi, catalogati come monumento naturale. Bisogna rinunciare, non tanto perché piove, ma perché è necessario tornare a Oviedo. Ho avuto la fortuna che a PUMARES, mi ha accompagnato un amico di Oviedo, con il quale ho fatto diversi sentieri sui Picos de Europa. Purtroppo, i mezzi pubblici si fermano circa venti chilometri prima dell’inizio del sentiero. Prima di metterci in viaggio per il ritorno, mangiamo un veloce piatto ad una sidreria, (locanda dove si gusta il sidro, bevanda ottenuta dalla fermentazione delle mele). Giornata straordinaria, dove ho potuto riconciliarmi con la natura che stiamo distruggendo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Distanza: 6 km  Dislivello:185 m  Tempo: 3  Difficoltà: E


 

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