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La Voce dei Marrucini
  ottobre 2017  
   

Luciano Pellegrini
Marmellate fatte in casa
 

MARMELLATA DI MELA COTOGNA

All’inizio dell’autunno arrivano alla maturazione i frutti dimenticati o minori. Un esempio è la MELA COTOGNA che è uno dei più antichi alberi da frutto conosciuti. Era coltivato già nel 2000 a.C. dai Babilonesi. Oggi questo frutto è quasi una rarità. E pensare che la mela cotogna è una grande alleata dell’apparato digerente. Infatti la ricchezza della pectina, (che è una fibra alimentare solubile con proprietà addensanti, stabilizzanti e gelatinizzanti), interviene sia nel processo di digestione che in quello intestinale. Questo frutto, inoltre, contiene l’acido malico che possiede proprietà antinfiammatorie a carico di stomaco e intestino. La mela cotogna, quindi, è un rimedio naturale contro la stitichezza e può aiutare in caso di infezioni gastrointestinali. Inoltre, grazie alle sue caratteristiche, aiuta anche a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e glicemia nel sangue ed è dunque un valido aiuto nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.

 

La mela cotogna è impossibile mangiarla cruda, principalmente per la scarsa dolcezza della polpa che è anche dura e difficile da mordere. Si mangiano infatti, sia lessate che cotte al forno. Con l’aggiunta di zucchero, è una vera leccornia, oltre al profumo che sprigiona. Da una indagine presso un supermercato, sono venuto a conoscenza che la marmellata di mela cotogna è la più venduta. Perché non farla a casa? Ho raccolto le mele cotogne in campagna. Il frutto non è trattato con pesticidi perché gli alberi sono abbandonati, quindi anche se bacato, pazienza, ma ha caratteristiche biologiche e non inquinate.

                         

Ingredienti:

• 1 KG di mele cotogne
• 700 grammi di zucchero
• Il succo e la buccia di un limone

Preparazione:

Lavare e tagliare a tocchetti la mela cotogna con la buccia. Essendo la polpa molto dura, il consiglio è che deve essere lessata per circa venti minuti con un po' di acqua. Raffreddato, unire 700 grammi di zucchero. Ora a fuoco basso, mescolare con un cucchiaio di legno fino ad ottenere la consistenza desiderata. Meglio aggiungere a metà cottura il succo e la buccia di un limone che serve da addensante, ma è anche un conservante naturale.


La marmellata è cotta facendo la prova… del cucchiaino. Prenderne un po' e posarla in un piattino. Se si stacca, la marmellata è pronta. Riempire i barattoli di vetro, chiudere e capovolgere. Questo per eliminare l’aria ed evitare la muffa.


Si può consumare dopo qualche giorno.

 


MARMELLATA DI CACHI

Annata cospicua per la raccolta dei cachi. I rami pieni di questo frutto, toccavano il terreno per il peso. Ho voluto preparare la marmellata perché non l’ho mai fatta ed ero curioso. Fra le varie qualità del cachi, a polpa dura (cachi vaniglia, caco mela, cachi cioccolatino), ho scelto quello a polpa morbida, molto dolce al palato, dalla consistenza molle e succulenta, quasi gelatinosa. Il cachi è un frutto davvero prezioso per la salute. È ricco di zuccheri: (100 g di prodotto apportano infatti 70 kcal) - di sali minerali, tra cui il potassio - ha un alto contenuto di beta carotene - vitamina A, C, K - proprietà lassative e diuretiche – è energetico, quindi consigliato a chi fa sport. È antiossidante e previene le malattie cardiovascolari.

Ingredienti


• 1 kg di cachi
• 1 limone
• 350 grammi di zucchero
• 2 mele 250 grammi
 

 

Preparazione


In un tegame antiaderente, mettere i cachi privati del picciolo e con la polpa tagliata a pezzi. Aggiungere la mela privandola di semi e torsolo, il succo del limone e lo zucchero. Far cuocere a fuoco basso, mescolando con un cucchiaio di legno. Essendo il preparato liquido, bisogna calcolare un’ora di cottura. Fare la prova… del piattino per vedere se è cotto, (si deve staccare…). Invasare in barattoli sterilizzati, capovolgerli per creare il sottovuoto. Una volta aperti i vasetti, vanno conservati in frigo…
 

 

Consigli
Il limone e la mela sono utili come addensanti. Lo zucchero come conservante.

 


  

 

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