Un
percorso di meditazione di ricordi di storia
La strada che per secoli è stata
fatta dai pastori e dai monaci, ha un suo fascino. Cerco di ricordare il nome
delle grotte che incontro o individuo da lontano: Rùtte
lu filarélle - filarello – il nome probabilmente deriva da uno solco
scavato sulla roccia che serviva per incanalare l’acqua e riempire una vasca.
Rùtte pennicciòle - pennicciola “piccola
penna", Rùtte long - grotta lunga per il
tetto molto lungo. Proseguendo il cammino, si vede la scultura naturale del
coccodrillo, i Tre Cantoni, La Rùtte chitarr (chitarra), la Valle Cupa, la Valle
Vastorano, la Grotta Nera sulla Montagna d’Ugni, la Valle dei “mammuccilli”
perché dalla fitta faggeta spuntano dei piccoli torrioni isolati.
La Rùtte malanotte, perché essendo di facile
accesso, si pensa che serviva al pastore e al gregge per un riparo veloce
notturno. La Rùtte de l’ardica … dell’ortica
per la presenza di un prato di questa erba fastidiosa a contatto con la pelle.
La Rùtte
de li Crìne – dei crini, dal greco separare, che si nota benissimo
dalla carrareccia. È bellissima. Si racconta che i pastori portavano in questa
grotta i capretti ed agnelli per svezzarli. Li mettevano negli scomparti
chiamati in dialetto “li crìne”. Separati così dalla mamma e non nutrendosi più
del loro latte, i pastori potevano iniziare la mungitura e produrre ricotta e
formaggio. Nuovamente in marcia per arrivare alla meta, sulla sinistra, ben
visibile, c’è un sentiero per scendere nel canyon e vedere la Valle di Selva
Romana che si immette nella Valle dell’Avella. Questo posto è conosciuto come
“lu macarùne de la pìle” – pozzanghera. Diverse volte ho utilizzato questa
pozzanghera, per attraversare il torrente in sicurezza, se si sceglie di
percorrere la traccia di sentiero che inizia dal ponte di Palombaro CH.
La Rùtte de la isacchèule a muràgne – “muragne perché esposta a nord e quindi con poco sole”. Per arrivare alla Madonna delle Sorgenti, la carrareccia attraversa un bosco molto fitto. È la parte più silenziosa del percorso. Sei immerso nella quiete assoluta e vieni accompagnato da un alternarsi di note, rumori, che zampillano dal torrente Avella, che ormai scorre quasi a livello della strada. L’acqua viene sbattuta fra le rocce, precipita con piccole cascate nelle vasche, resti abbagliato e incredulo dal colore dell’acqua color turchese. Ogni tanto il torrente si… nasconde sotto la terra ed ecco che, avanzando sull’alto tappeto morbido di foglie secche, l’accompagnamento sonoro viene sostituito con il caratteristico rumore delle foglie spostate… strofinate. Si arriva alla cappella della Madonna delle Sorgenti dove si uniscono il torrente Fràgariusse, “fragoroso”, (per il rumore che si propaga dalle alte cascate. Il torrente nasce nel Vallone delle Tre Grotte al Block haus), con il torrente Linaro (lena/legna) che nasce alle Gobbe di Selva romana. Questi due torrenti formano il torrente Avella. Una preghiera, il panino accompagnato dall’acqua fresca di sorgente e il ritorno al Balzolo.
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Dislivello
S/D 536
metri Distanza
A/R 13Km
Difficoltà E Tempo
3.30
ore senza soste |