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GITA DI PRIMAVERA A MARINA DI CAMEROTA CAI CHIETI


Soddisfatti per le emozioni di cui abbiamo gioito ammirando la” RISORGENZA” del fiume Bussento, per terminare la giornata, c’è un altro impegno, ma culturale…bisogna fermarsi a BOSCO, una frazione di San Giovanni a Piro SA. Questa frazione partecipò ai Moti del Cilento nel 1928 ed il Pittore José García Ortega ha immortalato questa insurrezione con un MURALES su ceramica all’ingresso del paese…con questa dedica: (Historia dipinta di Bosco capoluogo per tre volte incendiata e distrutta dai Borbonici che invano tentarono di distruggere con le case e le strade anche l’amore per la Libertà 1828 - perché per tre volte Bosco risorse più fiera e più bella e nel verde di fronte al mare sempre pronta a battersi per la libertà – dipinto da Josè Ortega su ceramica 1980). José García Ortega è stato un pittore e scultore spagnolo. È nato ad Arroba de los Montes in Spagna ed è morto il 24 dicembre 1990 a Parigi. Fu allievo ed amico di Pablo Picasso, è stato un pittore realista che ha dedicato la sua vita ad esprimere, attraverso le sue opere, i temi sociali che più gli stavano a cuore. Per la sua vicinanza al popolo e la continua rivendicazione della libertà per i suoi concittadini, fu imprigionato durante il franchismo e poi esiliato dalla Spagna. Scrisse questa riflessione: i creatori d’ arte, i poeti, i musicisti, i pittori, si devono rendere conto che il popolo ha bisogno di forme artistiche che attraggano all’ unione, per restituire libertà e democrazia al paese”.   

 

 

Grazie ad un amico si trasferì a Matera e poi a Bosco. Qui trovò una realtà molto vicina al suo modo di vivere e pensare…la semplicità e la dedizione verso il lavoro nei campi gli facevano ricordare il suo Paese originario. A Bosco è stato creato un museo per consentire a tutti di ammirare alcune delle opere più belle dell’artista. Fa da Guida ai visitatori un amico fraterno di Josè Ortega, il dott. Nicola Cobucci che ci ha illustrato le sue opere. Abbiamo visitato anche la sua casa realizzata in un’ambiente dove si poteva rilassare con un panorama mozzafiato! È ora di tornare a Marina di Camerota, ma devo raccontare questo episodio divertente… l’autobus è rimasto incastrato in una via… dove non c’era segnaletica stradale che ne vietasse l’accesso. Immediatamente alcuni cittadini hanno cercato di collaborare con l’autista per aiutarlo a liberare il mezzo, ma hanno creato confusione. Eugenio di Marzio, pur trovandosi al mare e quindi senza attrezzatura alpina, ha aiutato l’autista per uscire da questo tunnel, senza che l’autobus subisse un graffio alla carrozzeria, avanzando con una tolleranza di pochi millimetri.

 

 

QUARTA GIORNATA Prima di tornare a Chieti una breve visita a Palinuro SA per ammirare la costa e rammentare un po' di storia… Palinuro, un protagonista dell’Eneide, era il timoniere di Enea che cadde in mare durante il viaggio verso le coste laziali perché il dio del sonno lo fece addormentare con musica e dolci parole. Lottò per diversi giorni contro la furia del mare aggrappato al relitto, per salvarsi, ma quando toccò la riva, fu barbaramente ucciso dagli abitanti di quei luoghi: da allora quel promontorio prese il nome di Capo Palinuro. Tornati al Residence, abbiamo consumato il pranzo e poi il ritorno a Chieti. Una gita che ha interessato i soci per gli argomenti proposti: l’ambiente e la cultura. Il direttivo del CAI ha trovato la località, ha stilato il programma per accontentare i partecipanti, ha curato i collegamenti e non ultimo il costo… incredibilmente basso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Luciano Pellegrini: agnpell@libero.it   Cellulare: +39 340 490 4001


 

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